Benvenuto UbuntuStudio 20 e addio KXStudio

Faccio ancora una volta riferimento all’allegato al mio articolo “Il suono di Linux” del maggio 2017 in cui avevo sommariamente descritto le tre distribuzioni Linux che, essendo basate su un kernel a bassa latenza, erano particolarmente adatte per lavorare con i suoni, l’audio e la multimedialità: UbuntuStudio, KXStudio e AVLinux.
Lo scorso marzo ho avuto modo, nell’articolo “AVLinux alla riscossa”, di descrivere cosa sia successo, da allora, a quest’ultima distribuzione, che si è ripresentata in ricca veste alla fine dello scorso anno.
Ora aggiorno la situazione sulle altre due.
Alla fine dell’appena trascorso mese di aprile, puntualmente con il rilascio di Ubuntu 20.04 LTS “Focal Fossa”, è uscito UbuntuStudio 20.04 in tutta la sua ridondante ricchezza di applicativi, tutti proposti nelle versioni più aggiornate.
E’ invece nel frattempo stata abbandonata la riproposizione della distribuzione di KXStudio, che resta ferma alla versione basata su Ubuntu 14.04 LTS. Chi voglia procurarsi l’immagine ISO di questo gioiello deve andare all’indirizzo https://github.com/KXStudio/KXStudio/releases/. Mi rendo conto che si tratta ormai di una cosa datata, ma funziona ancora benissimo e io la uso tuttora con piena soddisfazione.
Gli sviluppatori di KXStudio continuano comunque a lavorare e mettono a disposizione il software che arricchiva la loro distro a chi lo voglia utilizzare sul proprio sistema operativo, non solo Linux ma, in alcuni casi, anche Windows e Mac OS (come avviene per l’insuperabile audio-plugin host Carla).
Se andiamo all’indirizzo https://kx.studio/ scopriamo questo nuovo modo di fruire di KXStudio.
In particolare, nella pagina Repositories -> About/How-To, possiamo scaricare il pacchetto kxstudio-repos.deb, installando il quale su una distro Ubuntu (da 18.04 in poi) o Debian (da 10 in poi) realizziamo l’unificazione del repository KXStudio con quelli raggiungibili da Synaptic.
In questo modo tutta la ricchezza di KXStudio può confluire su UbuntuStudio e AVLinux, oltre che su altre distribuzioni Ubuntu o Debian.